MOBILES

"Molti mi chiedono che cosa siano questi eccentrici oggetti. Orologi a vento, barometri, totem, oggetti sacri o scaramantici, opere d’arte, giocattoli, misuratori di direzione o dell’intensità del vento, sono le ipotesi più diffuse.

Le volte, poche per la verità, in cui ho davvero voglia di parlarne, mi piace ricordare che sono un po’ tutto questo, forse qualcos’altro, ma soprattutto rappresentano un omaggio al paradiso che è la natura che li circonda. Molto di ciò che ho imparato giocando con i pesi e il vento è alla base del lavoro di ricerca sulle lampade e, infatti, molti dei materiali che scelgo provengono dalle spiagge tropicali dove ho costruito i miei mobiles.

Un aspetto che ricorre in tutti è l’equilibrio dinamico. Le forme e i pesi nelle varie parti sono pensati per interagire fra loro. Quando le mie creature sono libere di esprimersi nel loro ambiente, assumono le forme più varie nel continuo gioco di spostamenti anche minimi, che dipendono dal vento e dagli elementi. Per questo i loro movimenti sono così armoniosi: perché, anche se con un altro aspetto, tutte le parti che li compongono tornano alla natura che li ha generati.

Sono sorprendentemente resistenti anche ai monsoni improvvisi. Una misteriosa magia (quasi sempre) li difende dagli attacchi dei bambini. Le scimmie apprezzano. Mentre nulla si può con i cani. Sarà un fatto personale.

Alcune persone guardandomi realizzarle, mi offrono ospitalità oppure denaro chiedendomi in cambio di averne una in giardino. E si sorprendono nello scoprire che le lascerò invece esattamente dove sono, tutte quante, in cambio dell’emozione che ho provato nel costruirle e nel vederle muoversi con tanta grazia, e come omaggio alla bellezza dei luoghi che me le hanno ispirate.

In viaggio, porto pochissimi oggetti che mi servono per realizzarle. Un coltellino svizzero multiuso, un Opinel, qualche chiodo, del filo da pesca, delle rondelle di alluminio per le parti che ruotano. Non serve molto di più. Il resto lo trovo sul posto."